Assunzione accidentale di decalcificanti diluiti per macchine da caffè e bollitori: pericolo?

I prodotti per la decalcificazione delle macchine del caffè e dei bollitori disponibili sul mercato contengono per lo più acidi leggeri quali acido ammidosolfonico, acido citrico, acido malico, acido lattico e acido maleico. La decalcificazione può però anche essere eseguita con acido acetico o essenza di aceto.

Molto spesso il decalcificante viene dimenticato nel bollitore o nella macchina del caffè, oppure gli altri utenti non sanno che è presente nell’apparecchio. Con questa soluzione acquosa vengono quindi preparati caffè, tè, biberon o alimenti per bebè.

Dopo l’ingestione di una piccola quantità (un paio di sorsi) di decalcificante, l’effetto irritante sulle mucose può provocare sintomi quali nausea, vomito e diarrea. In questo caso basta somministrare liquidi e esercitare una sorveglianza a domicilio.

Nei bambini, a dipendenza dalla concentrazione e dalla quantità ingerita, si possono tuttavia manifestare anche disturbi dell’equilibrio acido-base.
Se a Tox Info Suisse vengono fornite informazioni sul tipo esatto di prodotto, sulla diluizione, sulla quantità assunta e sul peso del bambino, è possibile valutare il carico acido per l’organismo e decidere come procedere.

Se si manifestano forti sintomi gastrointestinali, è sempre necessario consultare un medico. 

ATTENZIONE: l’acido maleico è molto pericoloso per i cani!
Mentre l’acido maleico, anche in grandi quantità, provoca solo lievi sintomi gastrointestinali negli essere umani, ne basta solo una minima quantità per causare una lesione renale grave nei cani.
Il cane che ha ingerito un prodotto contenente acido maleico deve perciò essere portato immediatamente dal veterinario.  

Precauzioni:
  • Contrassegnare chiaramente con un foglietto il bollitore durante la decalcificazione.
  • Non lasciare il decalcificante nel bollitore durante la notte.
Attenzione: i decalcificanti non diluiti, a seconda della loro composizione, possono anche essere corrosivi. Questo vale innanzitutto per i prodotti industriali, non per quelli di uso domestico.  

Katharina Hofer, Christine Rauber-Lüthy
Luglio 2017